Struttura del percorso

Il percorso di autovalutazione si struttura in 5 sezioni:

  • La Governance (1) – Il modello guarda innanzitutto alla scelta della Buona Impresa di adottare un certo orientamento di fondo e prendere un impegno cogente in questa direzione. Esso si declina poi nell’adozione di processi strategici coerenti, in una modalità sistemica di valutazione dei risultati e in un approccio trasparente alla condivisione e alla rendicontazione.
  • La Creazione di Valore attraverso Prodotto (2), Lavoro (3) e Valore Economico (4) – Dal momento che, nella visione della Buona Impresa, l’impatto principale sulla società sta nello svolgere – bene – il suo stesso mestiere di impresa, lo strumento punta poi a valutare la capacità di creare valore attraverso l’osservazione dei principali pilastri dell’attività di qualsiasi impresa: il prodotto, il lavoro, la produzione di valore economico. Ciascuno di questi pilastri è osservato in 3 dimensioni: la capacità di creare valore; il fatto che lo crei in modo soddisfacente per gli stakeholder; la capacità di continuare a crearlo nel lungo periodo.
  • Sostenibilità Sociale e Ambientale (5) – Consapevole poi che la creazione di valore non può prescindere dalla gestione degli impatti dei processi in ottica di tutela dell’ambiente e della comunità – in base al principio “Do no relevant harm” – il modello affianca ai 3 pilastri un ulteriore capitolo, nel quale l’impresa è chiamata a osservare tutte le dimensioni sociali e ambientali rilevanti per la sua attività, valutando la propria capacità di gestirle.
  • Una volta completata l’osservazione guidata rispetto a questi capitoli, l’impresa potrà accedere alla sezione dei Risultati: un’area in cui lo strumento restituirà una rappresentazione di sintesi della valutazione, e in cui l’impresa sarà invitata ad esprimere considerazioni complessive – sia rispetto ai risultati complessivi ottenuti, sia rispetto al loro impatto sullo sviluppo sostenibile (SDGs) – e darsi obiettivi di miglioramento per il futuro.